Libri Acquaviva

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giovedì 16 giugno 2011

Giuseppe D'Ambrosio Angelillo CONFESSIONI DI UN CANE romanzo ACQUAVIVA

Io sono un cane. Di quei cani che addentano a tutta forza i garretti degli uomini e che poi stringono forte. Spero di esservi simpatico per questo.
Ho detto un cane ma in realtà sono un uomo anch'io...  Un uomo con una faccia di cane e l'anima di cane... Così dico cane e non la faccio lunga, senza prendere peraltro per il culo nessuno.
Come cane, naturalmente, me la passo molto male, ci ho tante di quelle malattie, mi becco tante di quelle bastonate in testa, mi tirano tanti di quei calci nel sedere che non so proprio davvero da che parte cominciare per raccontarvi tutte le mie disgrazie. D'altronde non saprei nemmeno io, quali raccontare.
Sono un cane, cosa volete che sia. Un cane, quando è malato, si aspetta che schiatti e buonanotte, chi volete che chiami il medico? Anzi: chi volete che chiami il veterinario? Un bel nessuno. Noi cani siamo proprio come voiomini: un pò fatalisti e un pò creduloni. Quando tocca tocca e via con la manfrina! Dopotutto cos'è tutta questa medicina se non una gran menzogna anche lei, tanto per schiattare si schiatta. Uomini o cani è sempre lo stesso destino!
Io come cane, però, sono abbastanza informato e, se devo dire la verità, sono anche un pò studioso e, per dirvela tutta, anch'io ho preso la laurea anche se a molti di voi questa non garberà affatto, appunto perchè sono un cane e qualcuno di voi, pur essendo un uomo, non è affatto un colto nè un pensatore nè niente di tutto questo e la laurea, perdonatemi, se la può pure sognare di notte. Io prendo la vita come viene, come appunto può fare un cane, cosa volete che sia: un cane non è degno neanche di attenzione. Deve fare solo il suo compito, attendere al suo dovere e tutto il resto che viene da dietro nel senso che non c'è proprio più niente da capire.
Beh, io comunque il mio dolore di cane non è che ve lo posso raccontare tanto perchè, come ogni dolore, fà pure un pò schifo a sentirselo narrare. Quindi vi parlerò di altro, s'intende son cose alla mia altezza, all'altezza più o meno del vostro ginocchio, al massimo della vostra anca. Certamente voi uomini siete superiori perchè noi cani, appunto, siamo nel basso. Se voi poi pensate che tra noi cani ci sono pure i sottocani allora il quadro è ben preciso davanti a voi...
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GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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"Più conosco gli uomini
più amo i cani".
SCHOPENHAUER
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Un cane parla e racconta come vede la vita un cane.
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