Libri Acquaviva

Libri Acquaviva
poesia, romanzi, racconti, filosofia

venerdì 25 novembre 2011

Alda Merini L'INNAMORATO poesie ACQUAVIVA

PLUTO
Pluto,
cane fedele degli psichiatri,
come fai a trovare buono un gelato
che è pieno di veleno?
Come fai a leccare l'inferno
che ti brucia le dita?
Come fai a dire che l'ombra
è piena di luce?
Ma loro come amano la follia
così vogliono capire di te
ogni mattone del pavimento,
loro vogliono capire
come fai a illuminare
la lampadina del tuo pensiero.
E così sei felice di non essere visto
e così sei contento
di essere perfetto
come un angelo
che non è mai compreso.
Intanto mi hai rubato l'ultimo gelato
mi hai rubato anche la cena,
perchè sei un insaziabile guaritore.
Mi hai baciato persino mia figlia
poi non hai ringraziato nessuno
perchè il sapere
della tua intelligenza
è così potente
che gli altri non sanno
che dovevano ringraziare te.
Perchè il miracolo della follia
è di trovare dolce
ogni veleno.
ALDA MERINI
.
Una raccolta di poesie inedite recenti
che raccontano dell'Amore, dei Sogni,
della generosità del più grande Poeta d'Italia:
Alda Merini.
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martedì 15 novembre 2011

FONDO DI CANTINA poesie francesi del '900 ACQUAVIVA

IL POETA AL LAVORO
Io sono uguale al demiurgo
ma guardando con la coda dell'occhio,
astuto come Panurgo
sono testimone di me stesso.
Succhio la grande pipa
guardo il cielo,
la via dell'Arcangelo
il sole essenziale.
Disegno i miei margini
soppeso le parole
quindi parto a passo di carica
a cavallo, al galoppo.
Arrivano i prati, le lune
gli stagni e i boschi,
ogni, ogni
Pastorella e il re.
Abbracciarsi nelle mie passeggiate
perdersi nei miei flauti.
Della bellezza del mondo
io sono l'umile seguace.
MAURICE FOMBEURE
.
"Per il Cuore non c'è niente che sia piccolo".
ROCHEFORT
.
Poeti celebri e meno celebri del grande Parnaso Francese del '900.
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giovedì 10 novembre 2011

SALONE DEL LIBRO USATO BANCARELLE IN FIERA - MILANO (sarà presente anche la Piccola Casa Editrice ACQUAVIVA)

La Piccola Casa Editrice
ACQUAVIVA
al Salone del Libro Usato
Bancarelle in Fiera
(sarà presente con il banco
lo scrittore
 Giuseppe D'Ambrosio Angelillo)
a MILANO
i giorni 7.8.9.10 dicembre 2011
ore 10 - ore 19
Fieramilanocity
Padiglione 3
viale Scarampo MI
INGRESSO LIBERO
tel. 02.21023079
Fondazione Biblioteca
di via Senato
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venerdì 28 ottobre 2011

Sylvia Plath ATTRAVERSANDO L'ACQUA poesie ACQUAVIVA

SONO VERTICALE
Ma preferirei essere orizzontale.
Non sono un albero con le sue radici a terra
che succhia minerali e amore materno
così che ogni Marzo possa scintillare in foglia,
e non sono neanche la bellezza di un'aiuola
che si attira la mia parte di "Ah!"
e dipinta meravigliosamente,
senza sapere che presto sfiorirò.
Al mio confronto un albero è immortale
e la testa di un fiore non è alta,
ma più sorprendente,
e io desidero la longevità dell'uno
e l'audacia dell'altra.

Stanotte, nella luce infinitesimale delle stelle,
gli alberi e i fiori hanno cosparso
il loro fresco aroma.
Cammino lì in mezzo, ma nessuno
sembra accorgersene.
A volte penso che mentre dormo
devo assomigliarti perfettamente -
Poi i pensieri sbiadiscono.
E' più naturale per me giacere distesa.
Allora il cielo e io potremo avere
una conversazione diretta,
e io finalmente risulterò utile
quando finalmente me ne starò giù:
così gli alberi potranno toccarmi per una volta,
e i fiori avranno tempo per me.
SYLVIA PLATH
.
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Archiloco IO poesie ACQUAVIVA

AMOR DI PATRIA
Son destinati a soffrire
i miti d'animo,
e anch'io sono un puro,
essendo un guerriero
ascolterò i capi,
per compiere del tutto il mio dovere
giurando fedeltà
quando ci sarà bisogno.
Tu darai ascolto al tuo cuore
anche quando ti troverai davanti ai nemici
perchè per il bene della propria città
certo non si può venir meno.
Che davvero allora la pietra di Tantalo
non penda sopra questa isola.
ARCHILOCO
.
Coraggio, saggezza e allegria
del primo cantore dell'Io
dell'Occidente.
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mercoledì 26 ottobre 2011

ALDA MERINI Lettere di Pasolini racconto ACQUAVIVA

"Avrei dovuto consegnare in questi giorni alcune lettere di Pasolini alla direttrice dell'"Avvenire", ma non le ho più trovate. La continua presenza degli operai e il mio naturale disordine hanno fatto sì che disperdessi da sola un carteggio così prezioso. Però la memoria di Pier Paolo è molto viva nella mia mente, come la memoria di Turoldo, come quella beata giovinezza che io trascorsi a Milano subito dopo la guerra...
ALDA MERINI
.
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Vladimir Majakovskij LA NUVOLA IN PANTALONI poema ACQUAVIVA

Con la pezza
piena di sangue
del mio cuore,
combattente e fiero,
provocherò i pensieri
che vi rimbalzano
nei cervelli rammolliti,
come grassi galoppini
sopra divani puzzolenti.
Siatene certi:
vi disprezzerò in abbondanza.

Non un filo bianco
nè una gentilezza di vecchio
mi fiorisce nell'anima!
Rimbambendo il mondo
con la prepotenza della mia voce
vengo avanti:
bello,
ventiduenne.
...
VLADIMIR MAJAKOVSKIJ
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Federico Garcia Lorca 4 SOLDI DI SORRISI poesie per bambini ACQUAVIVA

SOGNO
Io me ne andavo
in groppa a un caprone.
Il nonno mi parlò
e mi disse:
"E' quello il tuo cammino".
"E' quello!", gridò la mia ombra
travestita da mendicante.
"E' quello d'oro!", dissero
i miei vestiti.
Un grande cigno mi strizzò l'occhio
dicendo: "Vieni con me!"
E una serpe mordeva
il mio saio di pellegrino.

Guardando il cielo pensavo:
"Io non ho cammino.
Le rose della fine
saranno come quelle del principio".
Si trasforma in nebbia
la carne e la rugiada.
Il mio cavallo fantastico
mi porta in un campo rossastro
"Lasciami!", esclamò, piangendo,
il mio cuore pensieroso.
E io lo abbandonai a terra,
pieno di tristezza.
                      Venne
la notte piena di rughe
e di ombre.
                Rischiararono il cammino
gli occhi luminosi e azzurrini
del mio caprone.
FEDERICO GARCIA LORCA
.
Un piccolo canzoniere del grande poeta spagnolo dedicato interamente ai bambini.
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Alda Merini IL TAVOR racconti ACQUAVIVA

"In questa casa dove non si sentono rumori i ricordi sono tanto fievoli da doverci morire dentro. E io sto morendo d'amore, l'amore per un uomo che non mi vuole e che non toccherà mai il mio corpo. Anche perchè forse la sua anima non ha nè occhi nè mani..."
ALDA MERINI
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Tristan Corbière GLI AMORI GIALLI poesie ACQUAVIVA (primo volume)

"E' un colpo di fortuna,
giusto o falso,
casuale...
L'Arte non mi conosce.
Io non conosco l'Arte".
TRISTAN CORBIERE
.
Il Canzoniere di uno dei più grandi poeti maledetti francesi: Tristan Corbière.
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Tristan Corbière GLI AMORI GIALLI poesie ACQUAVIVA (secondo volume)

"No: il brodo di cane cade
                      su noi dal cielo.

Quelli là son sotto il sole
              e noi sotto la pioggia...
A noi la triste marmitta
          che si gela senza luce.
Tutta la nostra sostanza
        è la nostra riserva di bile.

In fede mia, io ci godo
         come a sguazzare nella melassa".
TRISTAN CORBIERE
.
Il Canzoniere di uno dei più grandi poeti maledetti francesi: Tristan Corbiere.
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E.E. Cummings IN UN LUOGO DOVE NON HO MAI VIAGGIATO poesie ACQUAVIVA

PIATTO
quest'uomo  è  oh  così
Cameriere
questa donna è

per piacere chiudi quella
il broncio E l'affezionato
sguardo lascivo
interminabile piramidale,
tovaglioli
(quest'uomo è oh così stanco
di questa
una porta si apre da sola
una donna.) loro erano
per così dire

Innamorati una volta?
ora
      la bocca di lei si apre
      troppo
e: lei attacca la sua Aragosta
senza
I piedi si intrecciano sotto il
pietà
         (esce l'antipasto)
E.E. CUMMINGS
.
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Federico Garcia Lorca L'AMORE DORME NEL PETTO DEL POETA poesie ACQUAVIVA

IL POETA DICE LA VERITA'
Voglio piangere la mia pena
e te lo dico
perchè tu mi vuoi e mi piangi
in un annottare di usignoli,
con un pugnale, con baci e con te.

Voglio ammazzare l'unico testimone
del'assassinio dei miei fiori
e trasformare il mio pianto
e i miei sudori
in un eterno covone di grano duro.

Che non si esaurisca mai la matassa
del ti voglio mi vuoi, sempre accesa
con sole decrepito e luna vecchia.

Che ciò che non mi dai
e io non ti chiedo
sia per la morte,
che non lascia neppure un'ombra
per la carne fremente.
FEDERICO GARCIA LORCA
.
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martedì 25 ottobre 2011

Federigo Tozzi IN CAMPAGNA racconto ACQUAVIVA

"Molte volte la vita è simile a una grande violenza. Tutte le ombre, anche le più lontane, stanno sopra a noi, e la nostra anima diviene silenziosa per le orme del meriggio che cominciano a scintillare. E tutte le cose vengono incontro a noi, come una marea".
FEDERIGO TOZZI
.
Un magistrale racconto di un grande della Narrativa Italiana: Federigo Tozzi.
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FRANZ KAFKA Indagine di un cane racconto ACQUAVIVA

"Ogni conoscenza, la totalità di ogni domanda e di ogni risposta, è contenuta nel cane".
FRANZ KAFKA
.
Un cane indaga sui misteri del mondo e scopre cose umane, troppe umane.
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sabato 8 ottobre 2011

Arthur Rimbaud D'INVERNO ANDREMO IN UN PICCOLO VAGONE ROSA poesie ACQUAVIVA

"D'inverno andremo in un piccolo vagone rosa
con tutti cuscini azzurri.
Ci staremo bene. Un nido di baci pazzi
si farà largo in un angolino morbido.
Tu chiuderai gli occhi
per non vedere dal finestrino
torcersi fuori le ombre della sera,
mostri odiosi, marmaglia
di demoni neri e di lupi neri.
Poi tu sentirai la tua guancia
essere accarezzata...
un piccolo bacio, come un ragno pazzo
ti correrà per il collo...
E tu mi dirai: "Cerca!",
inclinando la testa.
E ci prenderemo del tempo
a trovare quella bestia
che intanto viaggia..."
ARTHUR RIMBAUD
.
Il mondo sognante e incredibile del poeta più giovane della letteratura universale: Arthur Rimbaud.
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Dino Campana LA PICCOLA PASSEGGIATA DEL POETA poesie ACQUAVIVA

"Cominciai a viaggiare. Sissignore, viaggiavo molto. Ero spinto da una specie di mania di vagabondaggio. Una specie di instabilità mi spingeva a cambiare continuamente".
DINO CAMPANA
.
Liriche orfiche di un grande della Poesia Italiana del Novecento: Dino Campana.
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BUON NATALE! poesie, racconti, aforismi ACQUAVIVA

"Che il Natale ci trovi
tutti santi e benedetti, cari miei.
E che poi sia tutto come
vuole essere per il bene di tutti".
DOSTOEVSKIJ
.
Parole di Buon Augurio
per il Santo Natale.
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Emilio De Marchi STORIA DI UNA GALLINA racconto di Natale ACQUAVIVA

"Ma i giorni passano per tutti. Già si discorreva delle feste, come se fossero giunte: la gente pensava al modo di passarle bene e il Natale veniva innanzi colle sue scarpe di feltro".
EMILIO DE MARCHI
.
Storia di una gallina al tempo di Natale in una casa di buone persone.
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G. D'Ambrosio Angelillo LA NOTTE PRIMA DI NATALE racconti ACQUAVIVA

"A Natale si nasce un pò tutti
a nuova vita.
Solo che non ce ne rendiamo conto
per niente".
ALDA MERINI
.
Racconti Natalizi tristi e allegri.
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lunedì 26 settembre 2011

DOSTOEVSKIJ Una brutta storia ACQUAVIVA

"La civiltà ha fatto l'uomo
più spietato di quanto non lo fosse
una volta".
DOSTOEVSKIJ
.
Un capolavoro in miniatura del più grande Maestro della Narrativa Occidentale:
Fedor Dostoevskij.
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SPINOZA Pensieri ACQUAVIVA

"Falso è il vanto di chi pretende
di possedere, al'infuori della ragione,
un altro spirito che gli dica
la certezza della verità".
SPINOZA
.
Aforismi di uno dei massimi filosofi dell'Occidente: Baruch Spinoza
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Herman Melville PEZZI DI MARE poesie ACQUAVIVA

"Lascio una scia bianca e inquieta,
acque pallide, facce più pallide,
dovunque passo.
Le onde invidiose si gonfiano ai lati
per sommergere le mie tracce:
facciano,
ma prima io passo".
MELVILLE
.
"Uomo libero,
tu sempre amerai il mare".
BAUDELAIRE
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FEDRO Favole ACQUAVIVA

FEDRO
Il modo in cui elucubra la rabbia
per giudicarmi - e tuttavia dissimula -
io capisco distintamente,
se chi mi invidia riconosca che ci sia
qualche cosa meritevole di menzione,
"E' di Esopo", affermerà.
Se gli andrà meno a verso
giurerà il falso sostenendo che è mia.
Io desidero rispondergli e reprimerlo:
all'opera, sia inetta o sia ammirevole
che Lui creò ho offerto una perfezione.
Ma del proposito l'iniziata prosa
proseguiremo ancora.
FEDRO
.
"Dimmi, Musa, che fa il mio Canio Rufo?
Gareggia forse con gli scherzi
di quel mascalzone di Fedro?"
MARZIALE
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lunedì 8 agosto 2011

Giuseppe D'Ambrosio Angelillo AMANTI COME TEMPESTE poesie metropolitane ACQUAVIVA

ANGELI
Un mio amico poeta una volta mi disse:
"Se pensi di essere un angelo
nessuno più potrà mai farti niente.
La tua faccia diverrà trasparente,
quando ti ficcheranno un coltello nel cuore
tu ti metterai a ridere.
Ti sembrerà tutto una sciocchezza:
e i tradimenti
e le cattiverie
e le atroci menzogne.
Un angelo non conosce inferni.
Per lui tutto è ricchezza e amore.
Se sei solo
basterà guardarti la mano quando dona
e sarai già in compagnia.
Se ami
sei un saggio
anche se sei un grande ignorante.
Anche un pezzo di sale in una cisterna di lacrime
ti sembrerà
lo spirito nascosto di un sorriso felice".

"Sei sicuro?", gli chiesi.
"Certo", disse lui.

Lui studiava libri di tutti i generi,
specialmente quelli di teologia
e esoterismo.
Stava in estrema periferia,
tra fabbriche in disuso
e palazzi diroccati.
Era sempre curioso
e tranquillo come un gatto.
Quando ci salutammo
ci sorridemmo
e ci stringemmo forte la mano.
E allora tirai fuori una decina di angeli
da una mia tasca di pantaloni
e glieli misi sulla spalla.
Lui quasi ci rimase secco,
quelli cominciarono a sfarfallare subito
intorno a lui.
"MADRE MIA!", eslamò lui.
"Ciao. Ci vediamo", gli dissi io.

Io presi un tram
e me ne andai a casa.

Anche il tram era pieno di angeli,
e per scherzo dopo un pò
presero a far volare il tram
sopra la città.
La gente sbalordiva
ma gli angeli sorridevano
e volavano per conto loro felici
come fanno d'altronde
un pò tutti gli amori
di questo mondo.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
.
Uno spaccato della vita della metropoli contemporanea tra bene e malvagità, tra innocenza e peccato, tra arte e finzioni, tra superfemmine e televisioni, tra passioni e angosce: praticamente una tempesta continua di amanti folli in libertà.
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SE NAVIGHI IN INTERNET


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domenica 7 agosto 2011

Amy Lowell CHE ORE SONO? poesie ACQUAVIVA

MELE DELLE ESPERIDI
Oro scintillante tra gli alberi,
Mele delle Esperidi!
Attraverso l'ordito notturno della luna trafitta
lanciate pallidi dardi di luce gialla,
tentennando alla brezza che sfiora
dondola il tesoro, l'oro luccicante,
Mele delle Esperidi.

Da lontano e dall'alto ancora baluginano
Mele delle Esperidi!
Accecati dal loro radioso luccicare
protendendosi in avanti per loro,
dalla rugiada bagnate, dai rovi rovinate,
povero mortale ingannato, dal viaggio segnato,
sempre pensando di acchiappare velocemente
e di possedere le luccicanti e dorate
Mele delle Esperidi!

Tonde, rilucenti, pendenti,
Mele delle Esperidi!
Nessuna mancante, ancora trascendenti,
raggruppate come uno sciame d'api.
Inflessibili dinanzi a qualsiasi umano desiderio,
ardenti con fiamma color zafferano,
splendide, inespugnabili, dorate,
Mele delle Esperidi!
AMY LOWELL
.
"La Poesia è un'immagine che parla da sola".
Amy Lowell
.
Una vasta scelta di componimenti di una grande Poetessa Americana, autentica e piena di delicatezza: Amy Lowell.
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Marina Cvetaeva L'ANIMA IN FIAMME poesie ACQUAVIVA

AL SALONE
Delle visioni notturne del mondo
noi, i bambini, siamo i re.
Le ombre lunghe discendono,
le lanterne brillano dietro le finestre.
Il grande salone si oscura,
gli specchi aspirano alle loro foglie di stagno...
Non un minuto da perdere!
Qualcuno sbuca dall'angolo
al di sopra del piano nero, tutti e due.
Noi ci pieghiamo e la paura si avvicina,
avviluppati nello scialle della mamma
noi immobili senza osare un respiro.
Vediamo così ciò che accade
sotto il ghigno delle tenebre nemiche.
I loro visi sono diventati neri,
noi siamo i vincitori!
Noi siamo le maglie di una magica catena
e nella battaglia mai perdiamo il coraggio.
Il prossimo combattimento è vicino
e perirà il regno delle tenebre.
Odiamo gli adulti
per le loro tristi e semplici giornate...
Noi sappiamo, noi sappiamo molto
di ciò che loro non sanno.
MARINA CVETAEVA
.
Una raccolta in gran parte inedita
di una delle grandi Maestre della Poesia Russa:
Marina Cvetaeva.
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Wang Wei LA PIENEZZA DELLA VITA poesie ACQUAVIVA

INDIRIZZATO AL MONACO CHONG FAN
monaco Chong Fan,
monaco Chong Fan,
in autunno ti sei ritirato
sul monte della Pentola Rovesciata,
in primavera
non sei ancora di ritorno.
i fiori cadono,
gli uccelli cantano confusamente.
un torrente alla tua porta,
le montagne alla tua finestra,
il silenzio è sereno
in mezzo alle gole
che cosa si sa degli affari umani?
dal mio ufficio
in lontananza
io guardo le nuvole
sulle montagne vuote
WANG WEI
.
L'originale canzoniere di uno dei più grandi Poeti vissuti sotto la gloriosa dinastia T'ang.
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giovedì 21 luglio 2011

L'ORIGINALE ETICA ARTISTICA DI ERNEST HEMINGWAY di gd angelillo

Ernest Hemingway nacque il 21 luglio 1898, 113 anni fa esatti oggi. E' ritenuto non a torto uno dei giganti indiscussi della letteratura americana contemporanea. Un maestro assoluto soprattutto nell'arte del racconto. I suoi "49 racconti" sono un'enciclopedia di stili narrativi difficilmente avvicinabili. Ma cos'è che fa così assoluto Hemingway? Secondo me semplicemente questa unica regola interiore, sviluppata naturalmente da lui in una concreta prassi di scrittura: raccontare fedelmente ciò che si è vissuto o ciò che si è visto vivere con una fedeltà che è ancorata alle nostre vere sensazioni e ai nostri più profondi sentimenti, lasciando completamente da parte ciò che gli altri si aspettano comunemente che noi dobbiamo provare o sentire in quelle determinate circostanze o situazioni. La semplice regola di una sincerità assoluta verso noi stessi trascurando completamente ciò che gli altri si aspettano o possano mai pensare. Questo porta immediatamente a una verità sulle cose e i fatti, l'espressione stilistica sintattica di questo atteggiamento porta contemporaneamente all'assoluta verità della parola e quindi della prosa che da tutto ciò prende origine. In Hemingway è il rigore etico che dà luogo alla sua originale espressione poetica, e quindi al suo inimitabile stile di composizione. Una disciplina etica scelta in piena realizzazione della propria individualità di artista. Il famosissimo "hard boiled" io credo che sia un'invenzione tipicamente hemingwayiana. Per citarne solo una delle più note. Credo anche che il neorealismo italiano debba molto a Hemingway. E tutto questo egli l'ha impostato e realizzato senza nessuno aiuto filosofico e metafisico, solo con i suoi semplici mezzi di autentico artista contemporaneo. Con lui l'America assume una connotazione eticamente e esteticamente universale, cioè panumanistica.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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lunedì 27 giugno 2011

UNA PICCOLA GRANDE SAGGEZZA DI JOSEPH ROTH di GD Angelillo

Joseph Roth nacque in un piccolo villaggio di contadini della Volinia (all'epoca parte dell'Impero Austriaco), tra Polonia Ucraina e Ungheria, il 2 agosto 1894, da padre austriaco e madre ebrea russa. Dopo il Liceo studiò Filosofia all'Università di Vienna. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale partì per il fronte russo, dove rimase per 8 mesi, poi fece parte delle truppe di occupazione dell'Ucraina. Scoppiata la Rivoluzione Russa se ne andò a piedi in Russia ma lì fu preso prigioniero dagli Ucraini e messo in un campo di prigionia. Comunque dopo poco riuscì a scappare e tornò a Vienna, dove si arrangiò a vivere poveramente giorno per giorno. Allo scoppio della Rivoluzione Ungherese si recò a Budapest e iniziò la sua carriera di giornalista e scrittore. Nel 1930 pubblicò uno dei suoi capolavori: "GIOBBE", storia di un povero maestro ebreo della Volinia dove Joseph Roth descrive la vita in un misero villaggio ai confini del vecchio impero austriaco. All'avvento del nazismo abbandonò la Germania dove intanto si era recato per fare il giornalista per un giornale tedesco e se ne andò in Francia. Joseph Roth ha scritto 14 romanzi, vari volumi di racconti e parecchi libri di saggi e di articoli giornalistici. E' uno scrittore che di solito viene affiancato alla decadenza e allo sfacelo in seguito alla caduta dell'Impero Austriaco, ma questo è vero solo in parte, perchè il pessimismo filosofico di Joseph Roth è nelle cose stesse che riguardano gli uomini, e la caduta e la fine di un impero o di un ciclo storico particolare è sempre relativo al corso universale del destino degli uomini. Comunque la complessità tematica dei romanzi di Roth lo fa scrittore di ampio respiro e di larghissime vedute. Di certo difficilmente relegabile nel chiuso dell'angusta caduta della grandezza della vecchia Austria. Fu comunque un grande solitario. Morì in un ospedale di Parigi il 27 maggio 1939.
Di lui mi porto dietro sempre una preziosissima verità per quanto riguarda la scrittura e il mestiere dello scrittore. Era un  romanzo in una vecchia edizione Mondadori, non ho il libro sottomano, chissà dove è andato mai a finire, mi ricordo che l'ho tenuto per anni e anni sul comodino accanto al mio letto. "IL PESO FALSO". "La scrittura è quel peso falso che però misura la verità". Cito a senso, è l'idea che mi è rimasta di quel libro: la scrittura è una finzione che però è in grado di mostrarti la verità.
Questa piccola grande saggezza di Joseph Roth è in grado di risolvere qualsiasi crisi di senso e di motivazione che molte volte può colpire chiunque abbia la vocazione e la passione di essere scrittore.
GD ANGELILLO
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TALMUD Pensieri ACQUAVIVA

Rabbi Assi un giorno disse:
"All'inizio la cattiva inclinazione è sottile come il filo di una tela di ragno e poi finisce di essere così spessa come le stanghe di un carro".
.
Il mondo non si mantiene che per il respiro dei bambini".
TALMUD
.
Una raccolta di pensieri e storie dal più grande monumento della saggezza ebraica: il TALMUD.
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ALDA MERINI Io dormo sola poesie ACQUAVIVA

"Tu mi vedi che io dormo sola
e sai bene che sono proprio io.
Un pò forte
un pò irriguardosa,
sono lo spillone
che ogni tanto ti punge
le calcagna.
Tu mi prendi per una vigna
di uve mature
ma non sono dolce,
tu mi credi una maestra d'amore
e intanto non mi dai
neanche un bacio".
ALDA MERINI
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domenica 26 giugno 2011

Laura Gilardi PICCOLI MOMENTI haiku ACQUAVIVA



"Grazie, primavera,
per questa nebbia mattutina
sul monte senza nome".
BASHO
.
Piccole illuminazioni di certo splendore all'uscita dai sotterranei dei grigi casamenti quotidiani. La Grande Poesia della Vita che è sempre sotto gli occhi di tutti.
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.
Bus della sera -
piccole libellule
a volteggiare
.
Danza nel cielo -
grande stormo di uccelli
migra compatto.
.
Giorno d'inverno -
imbianca tetti e strade
un velo di neve
.
Persiane chiuse
caldo meriggio estivo
riposo sola
.
Rapido merlo,
quante briciole rubi
nella via vuota?.
.
Mattino presto -
papaveri spuntano
tra i binari
.
LAURA GILARDI

giovedì 23 giugno 2011

Majakovskij MISTERO BUFFO Acquaviva

Tra un minuto
vi presenteremo...
il mistero buffo.
Ma prima con due parole qua,
devo avvertirvi:
questa è una novità.
Chi vuol saltare più in alto della testa
ha necessità della spinta di qualcuno:
così per un'opera nuova
è conveniente un prologo.
E innanzi tutto
perchè il teatro
è in una baraonda tale?
Chissà i codini
come la prenderanno a male!
Ma tu, perchè vai a uno spettacolo, di',
per gioire, no,
non è in questo modo?
Ma, se lo spasso sta solo sulla scena,

che gusto c'è a guardare
quando la scena è un terzo appena
di tutto il teatro?
Sicchè a uno spettacolo,
a uno proprio notevole,
il teatro che un pò ovunque s'edifica
anche il divertimento si moltiplica.
Invece
a uno spettacolo carente d'interesse,
è tempo perso pure vederne un terzo.
Per gli altri teatri
la messinscena non ha importanza alcuna:
per quelli lì
la scena
è un foro di serratura.
Stattene quindi seduto lì tranquillo
a guardare di fronte o un pò tortuoso
di qualche vita d'altri qualche lembo.
Tu guardi con ammirazione e cosa vedi?
Che naseggiando parlano sul divano
le zie Marie
gli zii Vania.
Ma a noi di zii e di zie
non c'importa granchè:
di zii e di zie pure a casa ce n'è.
Anche noi certo vi mostreremo la vita vera,
ma una vita
che il teatro porta a uno spettacolo insolito.
Il primo atto con questo attacca:
la terra che fa acqua...
MAJAKOVSKIJ
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Un'Opera Futurista che non teme giudizi perchè gli uomini sempre sanno ridere di ciò che non riescono mai a sapere.
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Emily Dickinson QUALCOSA DA SPERARE poesie ACQUAVIVA

"Avevo una ghinea d'oro
e la persi nella sabbia.
E nonostante la somma fosse modesta
e di denaro ce ne fosse nel paese,
tuttavia aveva un tale valore
ai miei timidi occhi
che quando non riuscii più a trovarla
mi sedetti a sospirare".
EMILY DICKINSON
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Le più belle poesie di Emily Dickinson
in una piccola originale raccolta.
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ALDA MERINI Quasimodo racconto ACQUAVIVA

La mia relazione con Quasimodo, lunga e tranquilla, in mezzo a tanti guai di gente stupida e speranzosa che vorrebbe fare del Naviglio non so quale sciocca Venezia, ripenso al mio amore...
Non ho mai parlato del mio amore con Salvatore, uno perchè avevo ricevuto delle minacce e poi perchè, come disse qualcuno, si è trattato, da parte mia, di un vero e proprio tradimento.
Quasimodo era già un maestro, stava traducendo i lirici greci e Manganelli se n'era andato da poco. La storia mia e di Manganelli fu una mezza tragedia. Giorgio non riusciva a disfarsi della presenza della madre e non riusciva a ottenere dalla Sacra Rota il divorzio.
Io ero stanca di quel tira e molla continuo ed essendo cattolica non capivo le idee anarchiche di un Giorgio Manganelli. Era un uomo sofferente, sospettoso, misogino, cavalier servente che a me, donna appassionata e libera, forse non andava bene...
ALDA MERINI.
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Una grande storia d'Amore sulla sottile linea di confine che misteriosamente unifica Vita e Poesia.
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lunedì 20 giugno 2011

Guido Gozzano VERSO LA CUNA DEL MONDO Acquaviva

"Il Poeta è il viaggiatore più veritiero".
Emerson
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Lettere dall'India in un viaggio alla scoperta delle origini della nostra stessa coscienza.
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GIORDANO BRUNO Gli Eroici Furori ACQUAVIVA

"Il mio principale, ultimo e finale intento fu ed è d'apportare contemplazione divina, e mettere avanti a gli occhi ed orecchie altrui furori non de volgari, ma eroici amori".
GIORDANO BRUNO
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Gli Eroici Furori esaltano in versi e prose l'Amore del Cuore per quell'Altissima Meta che è la Verità, in una delle più potenti opere filosofiche italiane.
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Giuseppe Cesare Abba DA QUARTO AL VOLTURNO Acquaviva

Parma, 3 maggio 1860. Notte
Le ciance saranno finite. Se ne intesero tante che parevano persino accuse. - Tutta Sicilia è in armi, il Piemonte non si può muovere, ma Garibaldi? - Trentamila insorti accerchiano Palermo: non aspettano che un capo, Lui! Ed egli se ne sta chiuso in Caprera? - No, è in Genova. - E allora perchè non parte? - Ma Nizza ceduta? dicevano alcuni. E altri più generosi : - Che Nizza? Partirà col cuore afflitto, ma Garibaldi non lascierà la Sicilia senza aiuto.
I più generosi hanno indovinato. Garibaldi partirà, ed io sarò nel numero dei fortunati che lo seguiranno.
Poco fa parlavo di quest'impresa coll'avvocato Petitbon. Egli l'anno scorso, nella caserma dei cavalleggeri d'Aosta, pregava con noi che nascesse la rivoluzione nel Pontificio o nel Napoletano, dacchè Villafranca aveva troncata la guerra in Lombardia, non potrà venire con noi, e si affligge. Ha la madre ammalata. Ci lasciammo colla promessa  di rivederci domani e se ne andò lento e scorato, per via dei Genovesi. Mentre io stavo a guardarlo, mi venivano di lontano, per la notte, rumori d'ascie e di martelli. E li odo ancora. Ma i cittadini non si lagneranno della molestia, perchè la fretta è molta. Si lavora anche di notte a piantar abetelle, a formar palchi, a curvar archi trionfali, per la venuta di re Vittorio. Verrà dunque il Re desiderato fra questo popolo, che, ora sei anni, vide cadere Carlo terzo duca, pugnalato in mezzo alla via. Io era allora scolaro di quattordici anni, e ricordo il racconto che dell'orribile caso ci fece il padre maestro Scolopio. Frate raro, biasimava l'uccisore ma non lodava l'ucciso...
GIUSEPPE CESARE ABBA
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"Un piccolo capolavoro, bellissimo per l'impronta della verità freschissima che serba nell'espressione".
GIOSUE' CARDUCCI
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Diario di uno dei Mille, al seguito del generale Garibaldi, in un'impresa fra le più leggendarie della Storia d'Italia.
edizione illustrata
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