Libri Acquaviva

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poesia, romanzi, racconti, filosofia

lunedì 6 ottobre 2008

Pattugliatore acrobatico in volo di improvviso precipizio (pagine: 63)

CAPITOLO 1.

Era un palazzone sperso nel quartiere di Lambrate. Un casermone come un altro ficcato in una strada secondaria qualsiasi. Negozi di pane, di giornali pornografici, di televisori. Si andava sempre in giro molto volentieri da quelle parti. Un sogno dav~ vero. Una volta quel palazzone era stato un albergo di prima classe per gran signori e consorti. Lussuoso, brillante, di moda. Ma ne erano passati di anni da quel tempo. Gli anni di Milano poi, che menano e fanno impallidire tutto, anche la faccia illuminata di tutti i santi a faticare sulle facciate delle chiese... Come gli altri della carovana a trottare nelle strade di sotto, d'altronde.

Ero arrivato lì dritto dritto dalla pensione del Barlettano vicino al Palasport. Un posto allucinante dove non facevo altro che leggere Henry Miller, dormire e andare a troie. Bastava uscire dopo le undici di sera là e te le ritrovavi proprio sul marciapiede di casa, tutte le superfighe a ore che volevi. Come fare a sfuggire al peccato se quello ti stana appena messa la testa fuori di casa per vedere se piove o fa bel tempo? La complicazione era che in quel tugurio era tassativamente proibito portarsi a letto le puttane...

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