Libri Acquaviva

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poesia, romanzi, racconti, filosofia

sabato 18 ottobre 2008

Dostoevskij: L'uomo del sottosuolo (Pagine: 409)

"I MIGLIORI E I DERELITTI (Umiliati e offesi 1)"

Questo romanzo, Umiliati e offesi, Dostoevskij comincia a pubblicarlo a puntate nel 1861 sulla rivista "Vremja" (Tempo) the aveva fondato con suo fratello. Aveva in mente per la verità di scrivere I Demoni, ma non riesce mai a scriverlo. Prima aveva smesso di prendere appunti perchè era stato costretto a scrivere e Il sogno dello zio e Il villaggio di Stepancikovo. Poi è costretto ancora a interrompere la stesura degli appunti per scrivere questo romanzo a puntate che faccia subito conquistare al pubblico di "Vremja" una bella massa di abbonati per superare gli scogli della sopravvivenza quotidiana. E vale la pena di parlare di questa nuova avventura di Dostoevskij che è appena tornato nuovamente a Pietroburgo.
Va beh, ci sono vane vicissitudini con la moglie, ma non voglio parlare di questo e voglio dedicate l'incontro al circondario esistenziale che sta prima di Umiliati e offesi. Comunque come sapete si può parlare benissimo di qualsiasi opera di Dostoevskij isolandola completamente dalla sua vita, però allo stesso tempo e meglio saperla perchè cosi si ha un quadro più esatto della formazione e dell'ambientazione stessa in cui questi romanzi nascono.
Cominciamo subito col dire che anche questo è un altro di quei romanzi che non sono capiti dai contemporanei. Lo tacciarono di essere troppo libresco, troppo astratto. E naturalmente non possiamo fare tanti rimproveri a questi critici perchè non conoscevano Dostoevskij nella sua vita privata, cosa che noi invece possiamo fare, nel senso che possiamo andare a scandagliare quello che di effettivamente libresco c'è in questo romanzo. E c'è ben poco.

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