Libri Acquaviva

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poesia, romanzi, racconti, filosofia

sabato 10 ottobre 2015

Giuseppe D'Ambrosio Angelillo GLI ULIVI DI ACQUAVIVA Acquaviva

    NOE' E IL RAMOSCELLO D'ULIVO

     Dopo il diluvio universale, quando le acque si ritirarono e l'arca si fu adagiata sulla vetta di un altissimo monte, si dice il monte Ararat, nell'attuale Turchia, Noè mandò un corvo a perlustrare la terra per assicurarsi che Dio avesse cessato con la sua ira verso gli uomini e così decidere di mandare liberi i suoi e tutti gli animali che se ne stavano con lui ancora al sicuro. Ma il corvo non tornò, preso dal suo egoismo, non ritenne utile tornare per dare la buona nuova ai suoi compagni, per questo il corvo è segno di malaugurio ancora oggi. Così Noè, perse tutte le speranze che il corvo tornasse, mandò in volo la colomba che poi tornasse lei a dire cosa aveva visto in giro per il mondo. E la colomba tornò, dopo non molto, con un ramoscello di ulivo nel becco, a significare che la vita era ripresa sulla terra e che Dio aveva cessato nella sua ira contro gli uomini e mandava il ramoscello di ulivo in segno di pace e di bene per le sue creature. Così Noè abbassò i ponti levatoi alla sua arca e mandò tutti liberi per il mondo, sia tutti gli animali che tutti gli uomini che erano con lui.
    E ancora oggi, ragazzi, il ramoscello di ulivo è un segno di pace per tutti i popoli della terra e per tutti gli uomini di buona volontà
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

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