"... Non sono un albero con le sue radici a terra
che succhia minerali e amore materno
così che ogni Marzo possa scintillare in foglia,
e non sono neanche la bellezza di un'aiuola
che si attira la sua parte di "Ah"
e dipinta meravigliosamente
senza sapere che presto sboccerò.
Al mio confronto un albero è immortale
e la capocchia di un fiore non è alta,
ma più sorprendente,
e io desidero la longevità del'uno
e l'audacia dell'altra..."
SYLVIA PLATH, Sono verticale
(traduzione di G. D. Angelillo)
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