SPERANZA
Io vivo di Speranza
pane più dolce della Poesia
più carico di sapienza
e più nobile di paesaggio.
Con porti di querce
invisibili allo sguardo
e altezze imperscrutabili
come i tetti della città di Dio.
Tutti ne mangiano
e diventano più forti,
pochi lo fanno questo santo pane,
ma tutti lo prendono
e lo portano via
ai loro cari,
per fare di ogni casa
un angolino di Paradiso.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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