LASCIANDO
ALCUNI AMICI
DI
MATTINA PRESTO
Datemi
una penna d’oro,
e
lasciatemi distendere
in
regioni chiare e lontane
su
tappeti di fiori,
portatemi
una tavolozza per scrivere
più
bianca di una stella
o
di una mano di un angelo che inneggia
quando
la vedi
fra
le corde d’argento di arpe celesti:
e
lasciate scorrere là
molti
carri di perla,
vestiti
rosa,
e
chiome ondeggianti,
e
vasi di diamante,
e
ali mezze intraviste,
e
sguardi acuti.
Nel
frattempo lasciate
che
la musica vaghi
attorno
alle mie orecchie,
e
come quella raggiunge
una
cadenza deliziosa
lasciate
che io scriva giù un verso
di
tono glorioso
e
pieno delle molte meraviglie delle sfere:
a
che altezze
il
mio spirito va combattendo!
E
per questo non è mica contento
di
rimanere solo così presto.
JOHN KEATS
(traduzione di Giuseppe D'Ambrosio Angelillo)
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