Libri Acquaviva

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poesia, romanzi, racconti, filosofia

giovedì 16 maggio 2013

LA GUERRA INFURIA NEL PAESE di Callino di Efeso

Fino a quando ve ne starete da vigliacchi 
a far nulla?
Suvvia, quando vi verrà il coraggio, giovani?
Non vi trafigge la vergogna dei vicini,
mostrandovi così deboli?
Per voi c'è la pace
ma la guerra infuria nel paese.
Che si combatti allora
e con l'ultimo fiato
si scagli ancora l'ultima freccia!
Siano onore e gloria agli uomini
che lottano in difesa della patria,
dei figli, della sposa,
contro i nemici!
La morte non arriva se non quando le Parche
l'abbiano filata.
Ognuno si porti avanti,
levando in alto la sua lancia
e sotto lo scudo protegga
il suo cuore coraggioso
alla prima grandinata dei colpi.
Non può sfuggire alla morte l'uomo,
neppure se è generato da stirpi immortali.
Molte volte, fuggendo la mischia
e il fracasso della battaglia,
torna alla propria casa un uomo
e là lo coglie una squallida fine,
senza l'amore e il rimpianto del popolo.
Invece umili e grandi hanno pietà
dell'uomo valoroso che soffre,
e molto lo piangono il giorno che muore.
E da vivo l'eroe è pari a un semidio,
simile a una torre splende grandioso
davanti ai loro occhi,
poichè da solo
compì gesta
come se fosse una moltitudine.
CALLINO DI EFESO 
(versione di Giuseppe D'Ambrosio Angelillo)

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