Libri Acquaviva

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poesia, romanzi, racconti, filosofia

mercoledì 25 settembre 2013

GRIMM Tre peli della barba del Diavolo 4 favole ACQUAVIVA


 TRE PELI D'ORO NELLA BARBA DEL DIAVOLO
C'era una volta una povera contadina a cui nacque un bel maschietto. Siccome era un bambino con tanti capelli, gli predissero che sarebbe stato molto fortunato, avrebbe avuto successo in tantissime cose e compiuti i quindici anni avrebbe sposato la figlia del re. La cosa giunse agli orecchi del re, che era un uomo molto superbo e crudele. - Cosa? - pensò. - La principessa, moglie di un contadino povero in canna!
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Ilaria Pannacciulli BEFFE E SBERLEFFI racconti ACQUAVIVA


DESCRIZIONE DI UNA NEVROSI
Il signor Edoardo Schiralli era un ipocondriaco. Un vero ipocondriaco.
La paura delle malattie era talmente radicata in lui che condizionava ogni suo atto, anche il più piccolo. Si preoccupava ossessivamente per ogni minimo disturbo che avvertiva, per gran parte delle volte immaginario o ingigantito, e già si vedeva con un piede nella fossa.
Da ciò derivava una fissazione per l'igiene che aveva del patologico, la sua vita infatti era scandita da quotidiane e radicali operazioni di pulizia di se stesso e dei luoghi in cui trascorreva i suoi giorni: casa e ufficio.


Andrea Lo Vecchio TUTTA LA VITA IN UN SECONDO romanzo ACQUAVIVA







Fuori dall'albergo c'è una marea di ragazzine urlanti, qualcuna anche per me; chissà cosa pensano che noi siamo, questi idoli di cartapesta, un po' cialtroni e un po' saltimbanchi - Ora ti saltano addosso cercando di accaparrarsi una firma su di un foglietto sgualcito e tra qualche anno ti confineranno nel solaio delle intemperanze giovanili - Il pubblico! Che importa loro chi sei? E che ne sanno di Cinzia, Germana, del villaggio vacanze a Fort de France? La pistola l'ho comprata da un rigattiere, due lire: non serve di più per morire - Forse è l'unico modo per quel briciolo d'eternità che mi daranno le mie canzoni: la cattiva coscienza dell'ambiente le farà diventare tutte dei piccoli capolavori e così mi riscopriranno poeta, musicista, cantante, uomo - Sì, mi sembra il posto giusto, oggi, sul palcoscenico, in diretta tv! No, forse è meglio che il povero piccolo Necchi mi cerchi per farmi entrare in scena e poi mi trovino qui, nella mia stanza! Lascerò due righe - Eccolo ancora che mi viene incontro quel ragazzo ricco di sogni, senza promesse da mantenere, eccolo a raccontarmi ciò che non sono più: il ragazzo con la chitarra

"La musica è rivelazione più alta che ogni saggezza e filosofia".
BEETHOVEN

Il Romanzo di un grande Artista alla resa dei conti con i più profondi temi di un'esistenza umana passata tutta intera nel possente Sogno della Musica.

Salvatore Ventura VERSO MARZO poesie ACQUAVIVA


IN CHE COSA
In che cosa abbiamo sbagliato
se non ci abbiamo neanche provato.
In che cosa abbiamo vinto
se non abbiamo mai convinto
per chi abbiamo lottato in strade per
cieli
in ferrovie in tradite periferie
senza credere all'amore
in che cosa abbiamo insistito se non
abbiamo
mai capito

solo zitti niente di più né meno.

Kahlil Gibran IL VAGABONDO parabole ACQUAVIVA


IL VAGABONDO
Lo incontrai all'incrocio, un uomo con nient'altro che un mantello e un bastone, e un velo di pena sul volto. E ci salutammo l'un l'altro, e gli dissi: "Vieni nella mia casa, sii mio ospite".
E lui venne.
Mia moglie e i miei figli ci incontrarono sulla soglia, e lui sorrise loro, ed essi amarono il suo arrivo.
Poi, sedemmo tutti insieme a tavola ed eravamo felici con l'uomo perché c'era in lui silenzio e mistero.
E dopo una cena leggera ci radunammo attorno al fuoco e io gli chiesi circa i suoi vagabondaggi.
Ci raccontò molte favole quella notte e anche il giorno seguente, ma quelle che ora riferisco nascevano dall'amarezza dei suoi giorni nonostante lui fosse gentile, e queste favole sono di polvere e pazienza della sua strada.

Anna Maria Alessandra Petrelli



Musa
Immobile
nel giardino incantato
dove i sensi
si confondono tra la nebbia tersa e si perdono
tra i profumi di arance selvatiche. Musa,
incantata
dai colori pastello
della natura viva
li dove muore il desiderio
e serpeggia insistente
la solitudine
del cuore,
ravvivata da pensieri funesti che tormentano l'animo
nella quiete dei giorni.
Musa
che vuoi cantar soave
lacrime cristalline.
A piccole dosi
lasci che l'amaro dolce tormento
assopisca
il piacere
che ti abbandona lentamente
per imprigionarti
tra le mura
di una vita infelice
in cui
è facile naufragare.

Roberto Longhi NERISSIME STELLE poesie ACQUAVIVA



Come al galoppo nelle più dolci
strade di periferia lavate dalla pioggia
incontrerò nell'acqua
i calendari fradici di numeri
folli senza età
a galleggiare incontro
a verità di uccelli
liberi a inseguire il vento
come nel letto a notte fonda
ci raccoglie nel silenzio
il raggio lento di un respiro
che attraversa i regni della luce
col pianto delle nuvole

Elvira Del Rosso COME I FILI DI UNA TELA romanzo autobiografico ACQUAVIVA



ATTO PRIMO.
Gaie gioiose, nostalgiche, allegre, felici, pensierose, dolorose, talora drammatiche, ma sempre vivaci, s'inchinano alla ribalta della sua vita di oggi.
Lei vive nel presente. Non c'è preoccupazione per il futuro: i suoi novant'anni la premuniscono anzi, la rassicurano.
Era stata ideatrice e disegnatrice di stoffe, il suo lavoro per la "michetta": meglio che essere una mediocre pittrice.
Un misterioso filo aveva ordito di trame diverse la sua tela. Scampoli di leggeri lini, ruvide stoffe, sete di gioioso oro, broccati, velluti di profondo viola, frammista talora a nere tele slabbrate e stracci, stracci irrecuperabili...
Irrecuperabili? No, mai dire "Oramai! Arrendersi? Perchè è tanto difficile, faticoso, il combattere? Avanzare sino alla fine della vita: La divina Speranza. La costa fatta di scogli a picco sul mare, si disegna in piccole baie laggiù sino al Magra. Un bianco merletto di schiuma si frange in candidi spruzzi, rumoreggiando. Lei contempla dall'alto della sua magica casa. Da lontano, da molto lontano nel campo, arriva un rumore inquietante.